Laser alta potenza: cos'è e come agisce

Una delle tecnologie in ambito fisioterapico più moderne e di fondamentale importanza nella pratica quotidiana dei fisioterapisti è certamente la laserterapia ad alta potenza.

Laser alta potenza: cos'è e come agisce

Prima di spiegare per quali problematiche è utile, cerchiamo di chiarire di che strumento terapeutico parliamo ed i fondamentali principi fisici che lo caratterizzano.

Laser: di cosa si tratta?

Il laser ad alta potenza è un’apparecchiatura in grado di emettere un’onda elettromagnetica (LUCE LASER) prodotta attraverso l’attivazione del mezzo attivo in un risonatore ottico.

I moderni HIGH POWER LASER sono pulsati e superpulsati, ciò vuol dire che la sorgente emette luce in modo pulsato (impulsi brevissimi nell’ordine dei nanosecondi).

Come agisce?


La caratteristica fondamentale che deve avere un laser per essere realmente ad alta potenza è la capacità di penetrazione nei tessuti dovuti alla lunghezza d’onda della luce laser. La maggior capacità di penetrazione nei tessuti umani avviene per lunghezze d’onda comprese fra 600 e 1200 nm, dunque le apparecchiature che generano tali lunghezze d’onda hanno reali effetti terapeutici sui tessuti umani.

Le altre fondamentali caratteristiche che deve possedere un laser per rientrare nella categoria degli HIGH POWER LASER sono Potenza di Picco e Potenza Media. La prima indica quanto in profondità si riesce a penetrare nei tessuti e la seconda indica quanta energia è possibile trasmettere in un secondo e dunque quanto tempo è necessario per erogare la dose terapeutica efficace. Dunque possiamo evincere che un laser ideale dovrebbe possedere elevata potenza di picco ed elevata potenza media. Rientrano nella categoria degli High Power Laser gli apparecchi ad emissione pulsata, con una Potenza di picco di almeno 300 W e con elevato rapporto picco-durata impulso. (1)

Perché è cosí efficace?

Un laser con le caratteristiche appena descritte consente di unire l’effetto antalgico (antidolorifico) ottenuto con basse frequenze con l’effetto anabolico (di biostimolazione e rigenerazione tissutale) ottenuto con alte frequenze.

Andiamo ad analizzare più nello specifico le reazioni fisiche di questa tecnologia terapeutica e gli effetti che può darci sui tessuti interessati da un danno acuto o cronico.

  • Riduce il dolore

L’ azione antalgica del laser si esplica sfruttando l’effetto fotoelettrico attraverso cui è possibile inibire la conduzione nervosa delle vie nocicettive (quelle responsabili della sensibilità dolorosa). (2)

  • Riduce l’infiammazione

L’azione antiflogistica (antiinfiammatoria) si esplica sfruttando effetti di tipo biochimico e metabolico. Ricordiamo che il processo infiammatorio acuto è un processo che l’organismo mette in atto per rispondere ad un danno tissutale di varia entità che può risolversi autonomamente in circa 72-96 ore. Nel caso l’infiammazione acuta non si risolvesse entro questo lasso temporale diventa fondamentale intervenire per evitare reazioni chimiche e metaboliche che possano portare gradualmente alla fase cronica dell’infiammazione, in cui è possibile avere alterazione della cicatrizzazione del tessuto danneggiato con conseguenti alterazioni funzionali.

  • Riduce l’edema

Sempre utilizzando gli effetti biochimici e metabolici del laser è possibile ottenere l’azione antiedemigena (cioè di riduzione dell’edema). Proprio un eccesso di edema nei tessuti ed il mancato riassorbimento nei normali tempi fisiologici, conseguente ad un trauma o ad un sovraccarico funzionale può determinare la cronicizzazione del danno. L’azione antiedemigena del laser ci consente di evitare tale eventualità andando ad agire sul sistema venoso e linfatico responsabile del corretto processo di riassorbimento dell’edema.

Terapia innovativa: cura delle patologie cronico-degenerative

L’effetto probabilmente più straordinario e rivoluzionario del laser ad alta potenza è quello anabolico. Tale effetto consente di andare ad agire sui processi biochimici responsabili in particolar modo delle patologie cronico degenerative dell’apparato muscolo-scheletrico come artrosi o tendinosi per arrestare l’evolversi della patologia e negli stadi iniziali della patologia anche alla restitutio ad integrum del tessuto, cioè alla guarigione completa. (3)

È facile comprendere come riuscire ad avere una diagnosi precoce di patologie così diffuse e in grado di condizionare altamente la qualità di vita di chi ne è affetto, sia determinante per poter approntare un piano riabilitativo e terapeutico mirato, per riuscire a curare tali patologie ritardando il più possibile o addirittura evitare l’intervento chirurgico.

Sono ormai numerosi gli studi e le pubblicazioni internazionali che hanno dimostrato gli effetti rigenerativi del laser alta potenza su cellule come condrociti (cellule della cartilagine) e tenociti (cellule tendinee) in numerose patologie dell’apparato muscolo-scheletrico. (4)

Esperienze cliniche dimostrano che l’effetto di stimolo biologico e chimico ha una durata tra 3 e 6 mesi. È fondamentale, quindi, programmare un TRATTAMENTO CICLICO ed educare il paziente alla prevenzione.

Quali patologie possono essere trattate efficacemente con il laser?

Diamo ora un quadro delle principali patologie problematiche in cui è indicato il laser ad alta potenza:

  • Infiammazioni acute e croniche
  • Sindrome dolorosa radicolare e periferica (es. ERNIA DEL DISCO E ARTROSI VERTEBRALE)
  • Lesioni muscolari (contusioni e lesioni di I e II grado)
  • Lesioni tendinee e/o legamentose
  • Lesioni articolari (distorsioni, sublussazioni e lussazioni)
  • Tendinopatie (es. epicondiliti, tenosinoviti, tendinosi)
  • Condropatie
  • Artrosi

In conclusione possiamo affermare come il laser ad alta potenza sia uno strumento dal potenziale straordinario se utilizzato da fisioterapisti accuratamente formati nel suo utilizzo, in grado di ottenere i migliori risultati terapeutici per i pazienti affetti da svariate patologie di interesse ortopedico. L’utilizzo di tecnologie così innovative in ambito fisioterapico consente oggi di approcciare patologie diffuse e a carattere degenerativo come lesioni tendinee o artrosi con grandi possibilità di cura della patologia, senza ricorrere necessariamente ad interventi chirurgici con incidenza economica sul sistema sanitario e sull'aspetto sociale e lavorativo dei pazienti molto elevata.     

  • A STUDY OF DOSIMETRY FOR NEAR-INFRARED RADIATION Gastone CASTELLANI1, Daniel REMONDINI1, Lorenzo DARPE3, Paolo MONDARDINI2 1Physics Dept. Bologna University 2Medicine Faculty, Bologna University 3 Department of Veterinary Clinical Sciences, Padova University;
  • INHIBITORY EFFECTS OF LASER IRRADIATION ON PERIPHERAL MAMMALIAN NERVES AND RELEVANCE TO ANALGESIC EFFECTS: A SYSTEMATIC REVIEW. Chow R. et al Photomed Laser Surg. 2011 Jun;29(6):365-81. doi: 10.1089/pho.2010.2928. Epub 2011 Apr 1;
  • HIGH INTENSITY LASER THERAPY IN THE TREATMENT OF DEEP OSTOCHONDRAL DEFECT. PILOT STUDY IN AN ANIMAL MODEL. Osteoartrhitis and Cartilage, Vol. 13, Supplement A:S86 Presented at 10th World Congress on Osteoarthritis. December 8-11, 2005 - Boston, Massachusetts;
  • EFFECT OF SUPERPULSED LASER IRRADIATION ON BONE FORMATION IN A HUMAN OSTEOBLAST-LIKE CELL LINE. MINERVA STOMATOL. 2007 JAN-FEB;56(1-2):27-30.
  • Lunedì, 05 Agosto 2019 17:06

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