La fisioterapia dermato-funzionale: salute e benessere della pelle

La fisioterapia dermato-funzionale è una particolare branca della riabilitazione che si occupa dei disordini e delle problematiche del derma e delle strutture che lo compongono.

La fisioterapia dermato-funzionale: salute e benessere della pelle

“Abbi buona cura del tuo corpo, è l'unico posto in cui devi vivere”, scrive Jim Rohn.

E come dargli torto! Oggi l’attenzione per il benessere del corpo sta assumendo una forte crescita: è un dato di fatto che l’indicatore più importante della qualità di vita percepita è il benessere psico-fisico, inteso a 360 gradi.

Comunemente si pensa che il fisioterapista si occupi esclusivamente della cura e del benessere dell’apparato locomotore, tuttavia, in questo articolo, ci occuperemo dell'importanza dei trattamenti fisioterapici per la salute dell'apparato tegumentario, vascolare e linfatico.

Iniziamo descrivendo la pelle, un organo complesso e molto esteso: essa contiene e riveste il corpo mantenendone l’equilibrio termico e idrico, consente lo scambio di informazioni e sensazioni con l’ambiente esterno proteggendo da possibili traumatismi. Tutte queste funzioni sono svolte dai vari strati costitutivi della pelle: epidermide, derma, ipoderma o tessuto sottocutaneo, annessi cutanei. Le caratteristiche di superficie sono variabili: creste, solchi, pieghe, spessore e colore della pelle dipendono dall’età, dalla distribuzione di melatonina, dalla regione del corpo esaminata e dallo stile di vita. Ogni strato della pelle svolge funzioni specifiche: semplificando possiamo definire l’epidermide lo strato superficiale costituito da cellule di cheratina, il derma, invece, lo strato sottostante ricco di fibre collagene ed elastiche, vasi sanguigni e linfatici, terminazioni nervose, ghiandole sudoripare e sebacee, bulbi piliferi. L’ipoderma, lo strato più profondo della pelle, è invece costituito dalle cellule adipose, il quale volume e distribuzione differiscono in base alle regioni del corpo, al sesso, ai fattori nutrizionali e ormonali.

Tutte queste strutture, in condizioni normali, sono funzionali e proteggono gli strati sottostanti che rivestono organi interni, cavità e ossa. Tuttavia alterazioni ormonali, stile di vita irregolare, cattive abitudini e interventi chirurgici possono determinare disfunzioni che si manifestano nei cosiddetti “inestetismi”.

Nata in Brasile, la Fisioterapia Dermato-Funzionale è una novità assoluta in ambito fisioterapico perché i trattamenti assolvono a una doppia funzione:

  1. Riparazione: di ulcere, piaghe da decubito, cicatrici, ustioni, patologie dermatologiche e relativi esiti;
  2. Miglioramento estetico: degli esiti post chirurgia plastica estetica, delle smagliature, delle rughe, della cellulite, della flaccidità, dell’adiposità localizzata.

I percorsi terapeutici di cui il fisioterapista dermato-funzionale si avvale seguono le linee guida dell’APTA (American Physical Therapy Association) nella pratica della terapia fisica strumentale per il trattamento delle problematiche tegumentarie che minacciano l’integrità della pelle. Alcuni esempi di patologie e disfunzioni della pelle che giovano del trattamento dermato-funzionale sono:

  1. Smagliature: anche dette atrofie dermo-epidermiche a strie sono delle vere e proprie cicatrici che si verificano per perdita di collagene, la proteina costituiva del derma;
  2. Cicatrici: sono lesioni della cute o di tessuti più profondi come muscoli o visceri; possono essere spesso problematiche perché possono generare dolore; se sono immobili e non consentono di afferrare la cute parliamo di aderenze cicatriziali. Qualora una cicatrice si presenti arrossata dopo la mobilizzazione si parla di cicatrice reattiva, cioè in fase di organizzazione perché non ancora in fase di stasi. In alcuni casi la pelle si presenta lucida e la cicatrice, in rilievo, viene definita ipertrofica, cioè sopraelevata rispetto alla cute circostante;
  3. Problematiche linfatiche: si manifestano come difficoltà a drenare i liquidi presenti tra le cellule e che filtrano dai capillari negli spazi interstiziali piuttosto che incanalarsi nei vasi linfatici. La causa potrebbe essere la ritenzione idrosalina, l’aumentata pressione venosa e idrostatica, la ridotta pressione oncotica dei capillari, eventuali ostacoli alla circolazione linfatica o danni da agenti esterni, come ad esempio la chirurgia o traumi. Il sistema linfatico è molto complesso e oggetto di costante studio e ricerca, ecco perché è importante che la gestione di edemi e gonfiori più o meno diffusi sia affidata a fisioterapisti esperti nel trattamento dei disordini vascolari e linfatici;
  4. Cellulite: detta pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica è causata da irregolare accumulo di essudati, cioè liquidi, da una lipodistrofia, cioè un’alterazione nella distribuzione del tessuto adiposo e dalla fibrosi del tessuto connettivo che si presenta ispessito, a volte doloroso, nodulare o ricco di placche di varia dimensione e posizione. Gli stadi della cellulite sono 3: il primo caratterizzato da edema liquido, il secondo una un edema gelatinoso, il terzo da fibrosi che se avanzata determina una seria compromissione e sclerosi del derma. Questa problematica è tipicamente femminile e a questo punto la domanda sorge spontanea: perché? Il motivo risiede nelle differenze tissutali tra i due sessi: nelle donne i setti che tengono insieme le fibre del tessuto cutaneo sono orientati in senso verticale, quindi risentono dell’effetto della forza di gravità (ecco perché maggiormente visibili in piedi e non da sdraiate); nell’uomo, invece, questi setti sono obliqui e questo consente un maggiore tensionamento dei tessuti. Inoltre, nelle donne, c’è un’ influenza ormonale importante: l’estrogeno, a partire dal menarca e poi in ogni ciclo mestruale, crea accumulo di liquidi, il tutto peggiorato dall’eventuale assunzione della pillola anticoncezionale. Fattori predisponenti sono quindi il sesso femminile, gli ormoni, l’alimentazione scorretta, la sedentarietà, le alterazioni posturali e articolari, abuso di tabacco e alcool, lo stress;
  5. Flaccidità e rughe: con l’invecchiamento vengono meno le fibre muscolari di tipo II, cioè quelle che lavorano “contro gravità”, ecco perché le rughe e la pelle cadente rientrano nella fisiologia dell’invecchiamento. Tuttavia questo processo si può rallentare garantendo salute e funzionalità al derma, con un conseguente miglioramento estetico. Nel trattamento delle rughe occorre partire da una buona cura della pelle: fondamentale la pulizia accurata e la giusta idratazione quotidiana, alla quale associare trattamenti anti-age cosmetici, un adeguato apporto nutrizionale che, laddove sia necessario, può essere completato da integratori. Tra i metodi naturali, non invasivi e privi di rischi spiccano i trattamenti fisioterapici: molte pubblicazioni scientifiche validano l’uso della terapia manuale in associazione alla terapia fisica strumentale. Il fisioterapista dermato-funzionale combina l’uso di onde d’urto, ultrasuoni, tecar, laser, correnti con i trattamenti manuali come linfodrenaggio, allungamento della muscolatura facciale, del collo e del cingolo scapolare, massaggio connettivale, uso di bendaggi funzionali e del taping.

Un’ ultima considerazione è la necessità di rivolgersi a professionisti della salute seguendo un programma mirato: Dermatologo, Nutrizionista, Medico di famiglia, Endocrinologo, Ginecologo, Chirurgo plastico, Medico estetico, Trainer dovrebbero collaborare insieme al Fisioterapista Dermato-Funzionale per garantire risultati concreti e duraturi nel tempo, poiché questi sono correlati ad un’ alimentazione ricca e varia, ad un buon equilibrio ormonale, alla pratica regolare di attività fisica, ad una postura corretta e funzionale, a trattamenti fisioterapici ed estetici mirati a garantire salute e benessere.

 

- GLI EFFETTI DEL KINESIO TAPING NEL TRATTAMENTO DEL FIBRO EDEMA GELOIDE: STUDIO CLINICO CONTROLLATO RANDOMIZZATO E CIECO. Rodrigo Marcel Valentim da Silva, Rafael Limeira Cavalcanti, Ludmila Martins de França Rêgo, Patricía Fonseca Leite Nunes, Patrícia Froes Meyer. MTP&RehabJournal 2014, 12:261-278;

- USE OF LINFOTAPING, COMBINED THERAPY AND MANUAL LYMPHATIC DRAINAGE ON FIBROSIS IN POST-OPERATIVE OF ABDOMINOPLASTY, Anny Chi, Andréia vieira Marquez de Oliveira, Anelice Calixto Ruh, M.Sc., Juliana Carvalho Schleder, M.Sc., *Instituto Marcus Thomé, **Cescage, ***Universidade Estadual de Ponta Grossa, ****Hospital Universitário Regional dos Campos Gerais Recebido em 5 de fevereiro de 2015; aceito em 15 de janeiro de 2016;

- LYMPHATIC DRAINAGE (GODOY'S METHOD) IN CELLULITE: ASSESSMENT BY MAGNETIC RESONACE, Patrícia Froes Meyer et Al., Rev. Biology and Technology, 2008.51:221-224;

- BODY SHAPING WITH ACOUSTIC WAVE THERAPY AWT®/EPAT®: RANDOMIZED, CONTROLLED STUDY ON 14 SUBJECTS, Adatto et al, 2011-Journal of Cosmetic and Laser Therapy.

  • Lunedì, 14 Ottobre 2019 17:17

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